Sono aperte le inscrizioni al convegno organizzato da Associazione C.H.I.A.R.A. e APIC – Associazione Psicologia Applicata e Complementare, per informazioni, in merito al l’iscrizione : info@apic.pv.it o visitate il sito http://www.apic.pv.it
Non sono solo le donne le vittime di violenza, purtroppo, spesso, assistono alla violenza anche i bambini.
Anche solo percepire o sentire l’ambiente familiare come un recinto che invece di donarci serenità, è come una continua polveriera che potrebbe esplodere in qualsiasi momento.
L’illusione che i bambini NON sentano, non capiscano, è necessario venga sfatata e che ogni genitore sappia che il suo ruolo di accudimento non può essere limitato a fornire le cure pratiche o materiali.
La cosa più importante per una crescita sana è la stabilità affettiva.
Per i bambini che vivono in un ambiente violento, aumentano i rischi di essere direttamente oggetto di violenza.
Per i bambini, sempre attentissimi e spaventati dal l’atmosfera che li circonda, ogni segnale, ogni cosa che non c’è più perché rotta nell’ultima lite, lo sguardo triste, il labbro gonfio il braccio rotto … Sono fonte di allarme e di paura.
Spesso i bambini equivocano sulle cause del conflitto tra i genitori attribuendole a se stessi; sono stati cattivi e, comunque, non come i loro genitori vorrebbero.
Sbagliati sono rimproveri tipo: “ non fare i capricci altrimenti io e papà litighiamo”…
I danni che derivano dal vivere la realtà della violenza sono gravissimi.
I bambini provano paura e confusione vedendo i propri genitori, instabili, vittime, persecutori, buoni e cattivi.
Purtroppo questi bambini riterranno normale subire violenza o procurare violenza. Una volta adulti avranno la probabilità, quasi la certezza, di ricercare situazioni affettive violente, di non farsi rispettare poiché avranno appreso di NON meritarlo.
Quello che noi siamo, è il frutto di ciò che abbiamo vissuto.